Come si scrive un articolo scientifico?

Gli articoli scientifici svolgono un ruolo cruciale nel processo di comunicazione, produzione, convalida e diffusione della conoscenza. Si tratta di contributi fondamentali per il progresso della ricerca, oltre che per la creazione di una solida base di conoscenza condivisa.

Scrivere un articolo scientifico richiede attenzione ai dettagli, chiarezza espositiva e rigorosità nella presentazione dei risultati. Le modalità di pubblicazione possono variare in base alle richieste delle singole riviste, ma la struttura da seguire è quasi sempre la stessa: vediamo insieme quali sono le parti fondamentali di un articolo.

immagine di uno schermo trasparente con un uomo che clicca su un tasto esagonale con su scritto "Ricerca"

Partiamo dalla base: il titolo e l’abstract. Il titolo di un articolo scientifico dev’essere conciso, ma allo stesso tempo deve riflettere chiaramente l’argomento e lo scopo dello studio che viene portato avanti. Una spiegazione più corposa dell’oggetto di studio può essere riportata nell’abstract, che è generalmente strutturato in modo che chiunque possa ottenere un’idea rapida della ricerca e decidere se vuole approfondire leggendo l’articolo completo.

La lunghezza dell’abstract si aggira intorno alle 250 parole, ma è sempre importante controllare le richieste della rivista per cui si scrive.

Il punto di partenza: l’introduzione. Tramite l’introduzione, il ricercatore firmatario dello studio ne presenta il contesto e la motivazione, soffermandosi sugli obiettivi che hanno spinto l’attività di ricerca e l’eventuale letteratura già presente (o eventualmente non presente) sullo stesso argomento.

La colonna portante: il corpo del testo. Una volta fornite le informazioni necessarie a inquadrare il lavoro di ricerca, quando si parla di articoli scientifici è fondamentale descrivere in maniera precisa e dettagliata i materiali e i metodi che sono stati utilizzati per portare avanti lo studio. Il livello di dettaglio dev’essere sufficientemente alto da permettere a un altro scienziato di replicare il medesimo studio e, quindi, di ottenere lo stesso esito. I risultati, esposti in ordine logico con il supporto di tabelle, figure e grafici, devono essere presentati in maniera fattuale e oggettiva, senza alcuna interpretazione.

Tutte le deduzioni che possono essere fatte a partire dai risultati devono essere raccolte nella sezione dedicata alla discussione, in cui l’autore è libero di interpretare i risultati alla luce dell’obiettivo della ricerca e confrontarli con quelli di studi precedenti. Se pertinente, tra le conclusioni è possibile anche indicare le eventuali limitazioni della ricerca e suggerire gli sviluppi futuri.

Le conclusioni. In chiusura di ogni articolo scientifico vanno presentate le conclusioni, in cui viene fatta una breve sintesi dei risultati ottenuti e delle considerazioni che ne sono derivate. Fondamentale è poi indicare la bibliografia (ovvero tutte le fonti citate nell’articolo), seguendo lo stile di citazione richiesto dalla rivista, e fornire eventuale materiale supplementare come dati grezzi o dettagli aggiuntivi sottoforma di allegato.

Sitografia:

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi9kN3B8s-DAxVbRPEDHWMEAY8QFnoECDAQAQ&url=https%3A%2F%2Fphd.unibo.it%2Fscienzemediche-gs%2Fit%2Fattivita-didattica%2Fstatistica-medica%2Fcome-si-scrive-un-articolo_scientifico.pdf%2F%40%40download%2Ffile%2Fcome%2520si%2520scrive%2520un%2520articolo_scientifico.pdf&usg=AOvVaw0HtnnKgaJzr4ctW_d3jIT7&opi=89978449

https://bologna.unicusano.it/universita/come-scrivere-un-articolo-scientifico/